Chi Sia­mo

Il Liceo Mas­si­mo D’Azeglio appar­tie­ne come sog­get­to atti­vo al ter­ri­to­rio del­la Cit­tà Metro­po­li­ta­na di Tori­no. Dal­la sua fon­da­zio­ne il D’Azeglio ha rap­pre­sen­ta­to un luo­go di for­ma­zio­ne e di sti­mo­lo alla vita civi­le e mora­le. In qual­che modo c’è sta­ta e per­ma­ne una sor­ta di reci­pro­ca iden­ti­fi­ca­zio­ne tra il Liceo D’Azeglio e la cit­tà con rife­ri­men­to, in par­ti­co­la­re, all’antifascismo mili­tan­te, al con­tri­bu­to deci­si­vo alla nasci­ta del­la Repub­bli­ca e alla vita demo­cra­ti­ca dell’Italia. Da ulti­mo il Liceo D’Azeglio è par­te atti­va del pro­ces­so di tra­sfor­ma­zio­ne che nell’ultimo ven­ten­nio ha pro­fon­da­men­te coin­vol­to la cit­tà di Tori­no. Più di ogni altra real­tà metro­po­li­ta­na ita­lia­na, Tori­no ha cono­sciu­to negli ulti­mi quin­di­ci anni tra­sfor­ma­zio­ni radi­ca­li in discon­ti­nui­tà con la sua sto­ria di cit­tà mani­fat­tu­rie­ra pas­san­do da uno sta­to di decli­no (eco­no­mi­co, demo­gra­fi­co, cul­tu­ra­le) a un atteg­gia­men­to di fidu­cia, con­sa­pe­vo­le del­le cri­ti­ci­tà, nel pro­prio futu­ro. Evo­can­do un’immagine let­te­ra­ria, Tori­no ha recen­te­men­te cono­sciu­to e vive oggi il pas­sag­gio dal­la chia­ve a stel­la di Pri­mo Levi, alla dimen­sio­ne tec­no­lo­gi­ca del sili­cio. In que­sta imma­gi­ne pos­sia­mo rico­no­sce­re il pro­fi­lo nuo­vo di Tori­no e il segno del­le sue dif­fi­col­tà iden­ti­ta­rie, sue e del­le sue isti­tu­zio­ni, anche quel­le for­ma­ti­ve e sco­la­sti­che e tra que­ste il D’Azeglio. Ci si deve inter­ro­ga­re se la chia­ve a stel­la appar­ten­ga al pas­sa­to e al più sia per­ce­pi­ta con rim­pian­to come un ricor­do, oppu­re se in essa deb­ba esse­re rico­no­sciu­ta la vir­tù del pre­sen­te e il dove­re del­la con­sa­pe­vo­lez­za di sé, del­la pro­pria sto­ria e del pro­prio ruo­lo di fron­te al futu­ro.

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